Introduzione
Che cos’è una lente a contatto?
La lente a contatto è un dispositivo ottico che permette di correggere un difetto visivo. La scelta delle lenti viene fatta da uno specialista (l’oculista) a seconda delle caratteristiche dei tuoi occhi, delle tue esigenze di correzione e dell’uso che ne desideri fare. Questo adattamento è di competenza dello specialista. Per qualsiasi cambiamento, non esitare a consultarlo.
Quali sono i diversi tipi di lenti?
Esiste una moltitudine di lenti differenti: morbide, rigide, per miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia.
La frequenza di sostituzione delle lenti può essere giornalera, settimanale, bimensile, mensile o annuale. Il tipo di lenti, il materiale, le dimensioni e la frequenza della loro sostituzione sono parametri che variano a seconda dell’individuo. Sono destinati a cambiare durante il corso della vita, ed è per questo che un controllo medico regolare è indispensabile per avere sempre delle lenti che si adattano al meglio alle proprie esigenze.
Entrambe sono adatte a tutte le età e correggono tutte le ametropie : miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia, anche allo stesso tempo se necessario. |
Le lenti morbide | Le lenti rigide |
Più grandi del diametro della cornea (parte trasparente dell'occhio). | Più piccole del diametro della cornea (parte trasparente dell'occhio). |
Comode sin dall’inizio dell'adattamento, queste lenti richiedono un’igiene molto rigorosa. | Spesso fastidiose nei primi tempi, in seguito si dimenticano (dopo un cosiddetto periodo d’assuefazione). Sono anche più sicure dal punto di vista infettivo. |
Ci sono due tipi principali di lenti a contatto morbide: - idrofile - in silicone-idrogel (lasciano passare una quantità di ossigeno 3 volte superiore) | Esse forniscono un’ossigenazione ottimale della cornea. |
Ci sono diversi tipi di lenti a contatto morbide, a seconda della frequenza di sostituzione: giornaliera, settimanale, bimensile, mensile o annuale. | La sostituzione è generalmente compresa tra i 12 ed i 18 mesi (fino a un massimo di 24 mesi). |
A cosa corrispondono i parametri delle lenti?

Ci sono altre caratteristiche di adattamento che vengono prese in considerazione dallo specialista (oculista): spessore della lente, grado d’idrofilia, ionicità, permeabilità e trasmissibilità d’ossigeno, ecc.
Lenti colorate: cosa tenere a mente?
Una lente colorata è innanzitutto una lente a contatto. Anche se questa scelta è puramente estetica, è indispensabile chiedere il parere di uno specialista al fine di garantire la compatibilità della lente con l'occhio di chi la indossa. In realtà, ogni occhio è diverso per forma, qualità e quantità di lacrime secrete... Un uso improprio può causare danni irreversibili alla cornea.
Differenze tra lenti e occhiali da vista?
Ognuna di queste modalità di compensazione visiva ha i suoi vantaggi:
- Percezione dell'ambiente: gli occhiali cambiano più o meno le dimensioni della percezione visiva a seconda della correzione (riducono le dimensioni delle immagini quando si tratta di miopia, le aumentano quando si tratta di ipermetropia). Questo non avviene con le lenti in quanto esse sono a contatto diretto con gli occhi e restituiscono una dimensione quasi normale.
- Sensibilità alla luce: i vetri degli occhiali possono essere adattati all’uso tramite tonalità diverse, tecnologia fotocromatica, trattamento antiriflesso... Le lenti a contatto attualmente sul mercato non soddisfano queste richieste specifiche.
- Campi visivi: le lenti offrono un campo visivo più ampio rispetto agli occhiali, perché seguono il movimento degli occhi. Questo apporta una comodità innegabile in alcuni sport (preferibilmente non acquatici).
La scelta si basa quindi sulle tue esigenze: di natura visiva, estetica e pratica... Le due soluzioni sono complementari, è possibile alternarle. Inoltre, ogni portatore di lenti deve avere un paio di occhiali in caso sia necessario rimuovere le lenti.
L’adattamento
L'adattamento alle lenti a contatto
Le lenti a contatto vengono posizionate direttamente sugli occhi. Tuttavia, ogni occhio è unico e possiede caratteristiche proprie: forma, qualità delle lacrime, quantità di lacrime che lo inumidiscono, ecc
L’applicazione delle lenti richiede quindi un adattamento, che verrà effettuato da uno specialista (l’oculista) in lenti a contatto.
Le fasi di adattamento sono le seguenti :
- Storia medica e personale: antecedenti, dispositivi precedenti, operazioni, stato di salute generale ed oculare, svaghi, usi…
- Esame dell’occhio, delle lacrime ...
- Misure biometriche: geometria della cornea, della pupilla ...
- Scelta della categoria di lenti più adatta
- Prove di lenti che consentono di controllare l’adeguatezza all’occhio/esigenze di chi le porta
- Prescrizione medica finale
- Apprendimento della manipolazione delle lenti e dei prodotti per la manutenzione delle medesime
- Rispetto delle condizioni d’uso
Lenti: per chi?
A che età si possono indossare le lenti a contatto?
Le lenti a contatto si possono adattare a tutte le età.
Per i più piccoli, la scelta di un adattamento è principalmente legata ai casi medici che, senza di esso, non permetterebbero il normale sviluppo della vista del bambino
Tra gli adolescenti, l’uso delle lenti può essere determinato da questioni di vista, estetiche o sportive. Il modo d’uso delle medesime viene discusso con i genitori con riserva di un’igiene rigorosa.
Per le persone anziane questo è parimenti possibile, con riserva di un adattamento da parte di un oculista.
Nota: le esigenze cambiano nel corso della vita. Un adattamento fatto in un momento X può non essere più valido. Non esitare a parlare con il tuo medico o con un oculista che può consigliarti un prodotto più adatto.
Altri criteri (malattie, ambiente,...) possono impedire l’uso delle lenti a contatto.
Si possono portare le lenti a contatto per tutta la vita?
Non esistono lenti “per tutta la vita”.
Il comfort delle lenti è diverso da persona a persona e dipende da diversi parametri: il tipo di lente usata, la sostituzione delle lenti, il numero di ore che si portano quotidianamente, l’igiene e la cura delle lenti a contatto ...
D'altra parte, un adattamento delle lenti viene fatto in un momento X dallo specialista in base ai criteri che avrà potuto osservare. Alcuni fattori possono cambiare ed alterare il comfort delle lenti: la secchezza oculare, per esempio. Essa può essere causata da un cambiamento di ambiente, cambiamenti ormonali o essere la conseguenza di una malattia.Quanto più prendi cura dei tuoi occhi, meglio essi staranno.
Le lenti ed i materiali che le compongono sono in continua evoluzione. Chiedere consigli al tuo specialista (oculista) su come migliorare il tuo comfort. Inoltre è interessante notare che la maggior parte dei problemi di intolleranza alle lenti sono legati al mancato rispetto delle norme di igiene.
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“Le buone abitudini” Lenti e gravidanza
Portare le lenti a contatto non è controindicato per le donne in gravidanza.
I cambiamenti oculari, tuttavia, possono influenzare il comfort delle lenti a contatto ed aumentare il rischio di infezione, soprattutto nei primi 3 mesi di gravidanza:
- Cambiamenti nella forma della cornea, sulla quale viene posta la lente. La sua curvatura aumenta, e le lenti possono diventare inadeguate.
- La sensibilità della cornea diminuisce. Diventa quindi necessario stare molto attento a qualsiasi segno di intolleranza (arrossamento, visione offuscata, secrezioni insolite). La diminuzione delle difese immunitarie può promuovere le infezioni.
- La variazione della composizione delle lacrime può spiegare eventuali disagi.
- La gravidanza può essere accompagnata da una leggera miopia/un aumento della miopia, che può o meno ridursi poche settimane dopo il parto.
Se non riesci a sopportare le lenti durante la gravidanza, non esitare a portarle per meno tempo nel corso della giornata o ad alternarle con gli occhiali da vista. Se il fastidio persiste, consultare lo specialista.
Parto : Ricordati di rimuovere le tue lenti prima del parto. Potresti ricevere un’anestesia inaspettata e l’uso delle lenti è controindicato in questo caso. Dopo il parto la visione si stabilizza entro 6 settimane, tranne in caso di allattamento, dove l’assestamento richiederà più tempo.